Sabato 20 aprile, i corsisti di primo livello, del corso di sommelier della sezione di Agrigento-Caltanissetta, facente parte di AIS Sicilia , hanno avuto l’opportunità di recarsi in una visita guidata presso la cantina Bagliesi in quel di Naro.
Li , guidati dall’enologo Tonino Guzzo e dai sommelier Calogero Trupia, Luigi Gangarossa ed Eleonora Remigi, hanno potuto visionare di persona tutte le fasi di produzione del vino.
Dalla visita ai vigneti, dove hanno visto con i loro occhi la cura che la famiglia Bagliesi riserva ai propri impianti, alle spiegazioni per quanto riguarda sia la fermentazione in acciaio che quella in legno, svolte con estrema competenza e professionalità da parte dello staff aziendale, che dimostra la dedizione profonda e l’amore, che tutti coloro che lavorano all’interno di questa azienda mettono giorno dopo giorno nella cura del vino .
Da segnalare inoltre anche l’infinita gentilezza della famiglia Bagliesi, la quale ha organizzato per tutti i presenti, una degustazione di alcuni dei loro vini all’interno della loro splendida struttura .
I vini proposti in degustazione sono stati:
il Perla, uno spumante Brut Catarratto in accompagno a uno sfincione con olive e primo sale;
il Terre di Totò, un superlativo Grillo proposto insieme a dei crostini di pane di timilia con coppa messinese e formaggio caprino e delle frittatine di broccoli ;
il VB 59, un Catarratto Superiore Riserva abbinato a delle mafaldine con mortadella e burrata sormontata dal pistacchio oltre che una fetta di salame al cui interno era racchiuso un formaggio morbido di vaccina con una spolverata di curcuma ;
il Kammut, un Nero D’Avola accostato ad un muffuletto con pomodoro secco e una fetta di formaggio di paglia tipico delle alture ennesi con confettura ;
e infine il Maior, un blend tra Merlot e Petit Verdot che si è sposato splendidamente insieme a uno dei cardini della cucina siciliana: la pasta con le sarde e finocchietto.
Per addolcire ulteriormente una giornata già di per sé molto positiva, a concludere il pasto anche dei cannoli. Insomma un esperienza molto positiva, soprattutto per quello che riguarda la cura e la dovizia dei particolari utilizzati in ogni piccola parte dei singoli procedimenti.
di Vincenzo D’Anna