Una serata attesa da oltre 14 mesi quella di giovedì 17 giugno, che ha visto una grande partecipazione ed un vivo interesse.
Il Responsabile Eventi della delegazione AIS di Agrigento e Caltanissetta Alessandro Mauro dà il benvenuto presso l’Hotel Tre Torri a Villaggio Mosè (AG) al Delegato AIS comuni vesuviani Ernesto Lamatta che ha guidato la platea di sommelier, aspiranti sommelier e winelovers alla scoperta dei vini del Vesuvio e dei prodotti gastronomici più rappresentativi del territorio vulcanico vesuviano. Ad accogliere l’ospite anche il Vicepresidente AIS Sicilia Giovanni Alessi, che ha manifestato l’entusiasmo di tutti i presenti per la possibilità di essere nuovamente in presenza a degustare vini dell’eccellenza nazionale.
Siamo in territorio vesuviano, vulcano famoso in tutto il mondo e sorvegliato speciale per via del suo carattere esplosivo ed imprevedibile. Composto da due sommità frutto della geologia vulcanica particolare il complesso è quindi formato dal monte Somma e dal Vesuvio. La posizione al centro del golfo di Napoli con i Campi Flegrei a nord e i Monti Lattari a sud creano un corridoio che circonda il vulcano e ne determina un microclima particolarmente favorevole alla produzione di uve da mosto, con grandi escursioni termiche sia notte/giorno che stagionali. La produzione vinicola affonda le sue radici nella storia, così come nei terreni ricchi di depositi da ricaduta, altamente drenanti che danno alla vite ampio respiro.
Il carattere dei vini del Vesuvio è, come ci si aspetta, tipico dei vini vulcanici, contraddistinti da spiccata mineralità e sapidità e dotati di grande freschezza, ma, pur mantenendo queste caratteristiche comuni i vini del Vesuvio assumono anche una forte personalità che li rende riconoscibili nell’ampio panorama vinicolo mondiale.
Ben dodici i vini in degustazione: una bollicina, sei bianchi, un rosato, quattro rossi. Una sintesi tra differenti terroirs e aziende nonché di impianti e metodi di vinificazione.
L’inizio è spumeggiante con Pietrafumante di Azienda Casa Setaro (Trecase) spumante metodo classico 2017 da uve Caprettone; il suo colore giallo paglierino brillante e la bollicina fine ed elegante sono una giusta premessa al bouquet floreale e fragrante e alla lunga freschezza minerale del palato.
Il primo bianco fermo è Kata di Cantine Olivella (Santa Anastasia) Catalanesca del monte Somma IGP 2018. Dal cristallino giallo paglierino e dal delicato sentore floreale e fruttato si evince tutta la sua finezza al palato.
Si prosegue con Benita di Azienda Sorrentino (Boscotrecase) Vesuvio bianco DOC 2019. Da uve Caprettone con un colore giallo paglierino lucente e intense note di frutta gialla, ebacee e sulfuree, è dotato di una fresca acidità che esprime pienamente il suo carattere vulcanico.
A seguire Lavaflava di Azienda Bosco de’ Medici (Pompei) Lacryma Christi del Vesuvio DOC bianco 2019. Da uve Coda di Volpe (85%) e Falanghina (15%). Colore giallo paglierino e bouquet di frutta fresca e flora vesuviana con un palato pieno e persistente.
E ancora Vigna Lapillo di Azienda Sorrentino (Boscotrecase) Lacryma Christi del Vesuvio bianco DOC 2018. Blend di uve Caprettone (80%) e Falanghina (20%). Il colore è giallo paglierino davvero luminoso, un bouquet ricco di frutti a polpa gialla succosa agrumi leggeri ed erbe aromatiche, al palato si apprezza per l’equilibrata freschezza che invoglia al sorso successivo.
Si continua con Vesuvio di Azienda Cantina del Vesuvio (Trecase) Lacryma Christi bianco superiore DOC 2018. Da uve Caprettone 100% con colore giallo paglierino dai riflessi dorati, bouquet fine di fiori bianchi con note di miele, un approccio al palato caldo avvolgente e dal finale fresco.
Si conclude il giro di bianchi con Vesuvio bianco DOC 2016 di Azienda Villa Dora (Terzigno). Blend di Caprettone, Falanghina e Coda di Volpe. Un colore vibrante e dorato che ci introduce al bouquet con note di macchia mediterranea, spezie e agrumi, ampia mineralità del palato dove si avverte il ritorno delle spezie, lungo il finale di stuzzicante acidità.
Prima di continuare la degustazione con i rossi c’è un piacevolissimo intermezzo gastronomico con l’assaggio del mezzo pacchero di Azienda Pastificio Gemme Del Vesuvio (Cisterna di Castello) condito con salsa di “Pomodorino del Piennolo” di Azienda Giolì (San Giorgio A Cremano) in perfetto abbinamento con
Lacryma Christi del Vesuvio rosato DOC 2019 di Azienda Cantina del Vesuvio (Trecase). Da uve 100% Piedirosso, fa un leggera macerazione con le bucce che ne determina un colore rosa tenue con leggeri riflessi ramati, al naso vince il fruttato con sentori di ribes e fragola seguito dalla mineralità e dalla pietra focaia. Al palato il sorso è gradevole di discreta lunghezza e gradevolezza.
I quattro rossi, che proseguono la degustazione, vanno a chiudere un percorso sensoriale di alto livello:
il primo è LacrymaNero di Cantine Olivella (Santa Anastasia) Lacryma Christi del Vesuvio DOC rosso 2019. Da uve Piedirosso (60%), Aglianico (20%), Olivella (o Sciascinoso) (20%). Colore Rubino Carico con sentori di frutti rossi al palato, è persistente con una buona spalla acida ed un tannino lieve.
A seguire Pompeii di Azienda Bosco de’ Medici (Pompei) pompeiano IGT rosso 2019. Uve 100% Piedirosso dal color rubino non troppo carico con ricco bouquet di frutti rossi e fiori di geranio a contorno di sentori minerali e sulfurei con note speziate, in bocca è immediato, elegante ed armonico.
Si passa a Vesuvio DOC rosso 2015 di Azienda Villa Dora (Terzigno). Blend di uve Piedirosso e Aglianico che rimandano ad un colore rubino intenso dal bouquet di frutta rossa e floreale con accenni di spezie e affumicatura, tipiche del suolo vulcanico le note sapide, ben integrati i tannini con una bella persistenza.
Ultimo vino in degustazione è Don Vincenzo di Azienda Casa Setaro (Trecase) Lacryma Christi del Vesuvio DOC rosso riserva 2015. Da uve Piedirosso (70%) e Aglianico (30%). Rosso rubino intenso, con leggeri riflessi granati, al naso un piacevole mix di frutta rossa e fiori di geranio, evidenti le note vulcaniche e speziate, in bocca grande equilibrio e persistenza.
Tra i prodotti della gastronomia vesuviana ha trovato il giusto spazio anche l’olio extra vergine d’oliva BIO di Azienda Oleificio Punzo (San Giorgio a Cremano) che con delle fette di pane ha accompagnato l’intera degustazione.
Un vulcanico finale con il morbidissimo Panettone Pellecchiella di Azienda Caffè Masulli (Somma Vesuviana) con le dolcissime albicocche Pennecchiella appunto in abbinamento con Liquore al Pomodorino del Piennolo di Azienda Alma De Lux (San Giorgio a Cremano) con basilico e peperoncino dal gusto unico e in perfetta armonia con la dolcezza del panettone.
Il pubblico, cha ha partecipato attivamente alla degustazione, è stato coccolato dall’accurato servizio sia dei Sommelier AIS della delegazione di Agrigento e Caltanissetta Luca Baglieri e Luigi Gangarossa, così come di tutto lo staff dell’ Hotel Tre Torri guidato dal Maitre Di Caro.
Una serata di grandi aspettative quindi, mai deluse! che inaugurano una nuova stagione di eventi, degustazioni e seminari con lo sguardo pieno di ottimismo rivolto al futuro.